Reverse Engineering
Reverse Engineering
FAST 3D è in grado di aiutare i clienti nello sviluppo prototipale delle soluzioni progettuali. Le possibilità legate al reverse engineering nella stampa 3D sono molteplici e consentono di acquisire forme e dati analitici allo scopo di definire il design di un prodotto nel modo più preciso possibile.
Dall’idea al modello virtuale in 3D
Il Reverse Engineering è la tecnica con la quale si ottiene un modello virtuale di un oggetto attraverso l’utilizzo di uno scanner 3D. Spesso il reverse engineering viene usato dalle aziende per verificare lo sviluppo dei prodotti, analizzarne le caratteristiche meccaniche con dei simulatori e fare una stima dei costi.
La scansione 3D viene eseguita da scanner a tre dimensioni, strumenti che tramite sensori, laser e telecamere sono in grado di rilevare gli oggetti e di riprodurli in file che vengono stampati o rielaborati., in formati CAD iges, step (modificabili), oppure in formato stl (non modificabili). La scansione 3D è vantaggiosa perché non richiede alcun tipo di contatto tra lo scanner e la superficie dell’oggetto che viene rilevato nello spazio e deve essere riprodotto. I campi di applicazione sono potenzialmente infiniti, e vanno dal settore medicale al design, dai casalinghi al settore automobilistico.
Lo stesso procedimento avviene anche nel campo dello stampaggio dove si ricorre alla scansione 3D per ricostruire o realizzare stampi di oggetti, sia di tipo meccanico che di tipo artistico.
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